Covid, De Luca: “Scuole a rischio chiusura”
Il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha convocato ieri d’urgenza i direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere della Campania per promuovere , in tempi rapidi, un ulteriore sforzo nella campagna vaccinale per la terza dose, cosiddetta booster, destinata al personale scolastico: poco più di centomila persone in Campania, la maggior parte delle quali — il 90% viene riferito dall’Unità di crisi — è stata vaccinata con AstraZeneca ed ora sarà sottoposta a terza dose Pfizer. Proprio a scuola, in particolare tra gli allievi al di sotto dei 12 anni (vale a dire la fascia di età esclusa dalla vaccinazione) «che circola maggiormente il virus — spiegano da palazzo Santa Lucia — sebbene venga trasmesso da soggetti, il più delle volte, asintomatici, ma in grado di diffondere il contagio in famiglia a parenti e amici anziani o fragili».
Nel corso della riunione convocata oggi a palazzo Santa Lucia dal presidente De Luca è stato, pertanto, dato mandato a tutti i dirigenti delle Asl e delle Aziende ospedaliere di programmare prioritariamente la vaccinazione con terza dose “booster” a tutto il personale scolastico e universitario che ha superato il sesto mese dalla seconda somministrazione.
Si tratta di un piano straordinario di vaccinazione di massa che va portato a termine già entro il mese di novembre «Con la terza dose – ha dichiarato De Luca – è stata già completata la vaccinazione per tutto il personale delle Rsa. Contestualmente al personale scolastico, si continuerà a completare la vaccinazione con terza dose a tutto il personale sanitario e ai pazienti fragili. Ma occorre entro novembre richiamare alla vaccinazione tutto il personale scolastico e universitario.
L’obiettivo è garantire la piena tutela della popolazione scolastica dove insiste il maggior numero di non vaccinati dai 15 anni in giù, un pericoloso canale di contaminazione non solo per studenti e docenti ma anche per le famiglie. È l’unico strumento per non dover chiudere le scuole nei prossimi mesi».